Monday, August 4, 2008

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ASSEDIO AL CASILINO 900

The war continues to the Roma. Casilino to 900 after the agitation of the neighborhood committee and the hearing granted to him by the mayor and the prefect, was the first intervention of the authorities. But not to improve the lowest standard of living of 650 people forced to live in a slum where poverty has surprised the mayor. On the contrary, the field was in fact isolated from the neighborhood. Segments of heavy blocks of concrete guard rail blocking the entrance to the vehicles, a large patrol di vigili urbani controlla severamente i documenti di chiunque voglia accedere al campo. E’ questa la nuova versione dell’integrazione di una minoranza che aspira a documenti che le permettano di lavorare, avere una casa e un livello di vita dignitoso ? Il campo già privato di acqua ed energia elettrica (ma si può vivere senza nella capitale di uno degli stati più ricchi del mondo ?) è abitato non solo da molti bambini ma anche da anziani, alcuni dei quali impossibilitati a camminare a causa di malattie varie. Donne con neonati in braccio sono costrette a lunghi tragitti a piedi nella polvere per comprare il necessario. Oggi domenica le 50 famiglie del campo cui è riconosciuta la possibilità di vendere modesti articoli al mercatino di via Collatina sono state costrette a rinunciarvi non potendo caricare i furgoni della merce accumulata nella settimana. Il problema dei rom e dei campi nomadi come lo si vuole risolvere ? Riconoscendo i diritti umani elementari agli esclusi o facendo della terra bruciata attorno a loro in modo da umiliarli sempre più finchè esasperati tolgano il disturbo della loro presenza che offende l’estetica dei benpensanti ? Ma così non si consegue una vittoria della città sul degrado ma una avvilente sconfitta della civiltà, quella civiltà il cui criterio di giudizio prioritario si esprime nel trattamento riservato ai più deboli, ai più fragili, ai più poveri.

Nazzareno Guarnirei
Presidente della Federazione Rom and Sinti together

Friday, August 1, 2008

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E' ARRIVATA L'ORA DI REAGIRE


Demonstration in Madrid on August 7

We finally got all the government permits in order to celebrate in Madrid, on Thursday 'an event that will end Aug. 7 outside the headquarters of' Embassy of Italy, on Calle Lagasca.
Manifesto for publicly denounce the gravity of the attacks suffered by European gypsies living in Italy and ask for the solidarity of citizens before the blind violence of racism.
From now on we have to multiply. We, the gypsies, we must realize that we have obligations to participate in economic and personal sacrifice to be precise, in una rivendicazione come questa.
E' una grande opportunità perché i gitani di Spagna dimostrino di essere disposti a dare qualcosa di noi stessi in difesa degli interessi di tutti. Per questo dico che dobbiamo mobilitarci perché le associazioni gitane, fondamentalmente, organizzino la trasferta a Madrid.
Sarebbe molto importante che la Spagna vedesse, e che l'Europa intera contemplasse, i gitani spagnoli disposti a mettere la faccia, con coraggio, in difesa dei Diritti Umani, in difesa della libertà di circolazione, in difesa della democrazia e contro qualsiasi forma di razzismo o xenofobia.
Il giorno 7 agosto si devono vedere a Madrid molte bandiere gitane e molte bandiere europee e, naturalmente, anche bandiere spagnole e dell'autonomia, anche se, ripeto, l'ideale sarebbe che predominassero le bandiere gitane e quelle europee.
A partire da qui occorre sollecitare l'accordo e l'adesione di quante più istituzioni possibili. Perciò, la nostra manifestazione non è contro nessuno (evidentemente sì contro i razzisti, sì contro i nazisti, sì contro i genocidi), ma a favore della libertà, della democrazia e per l'uguaglianza delle opportunità per tutti. Per questa ragione converrà che tutti si sentano a loro agio in questa manifestazione. Tanto la gente del PSOE come quella del PP, così come quella del resto delle formazioni politiche. I Sindacati devono essere al nostro lato. Questo giorno devono accompagnarci le associazioni Third Sector for Social Action. And for this to happen, we need to mobilize.
We repeat once again. We do this event because many Gypsies have requested. For this reason we give up any unnecessary protagonist or clan. However, given that there must be the organizing organization, we believe that it should be the Consejo Estatal del Pueblo Gitano, highest body of representation of English gypsies, to appear. The other, in an honorable second floor, have to work with maximum effort and is effective because all the best.
open to receiving any suggestions, contribution or correction to what I experienced, I am sending you a big hug.
JUAN DE DIOS RAMÍREZ-HEREDIA
stabilire Per contatti, or we coordinate suggerimenti Formulare per azioni, di mettersi chiediamo in contatto with you seguenti persone:
SAAVEDRA ANTONIO VAZQUEZ
Vice President of State Council of the Roma.
e-mail: Tel
info@fagex.org 924.553825, 620.867581

Mobile Demonstrations: MANUEL GARCIA RONDON

Secretary General of the Romani Union
e.mail: Tel
u-romani@pangea.org 954,285,533 ; mobile

607496202 TORRES ANTONIO FERNANDEZ Organization

Romani Union Vice
e.mail: Tel
u-romani@pangea.org 954,285,533; Mobile Support 670.777199


ISIDRO RODRIGUEZ Director de la Fundación
Secretariado Gitano
e.mail: Tel 91.422.09.60 fsg@gitanos.org


FRANCISCO SANTIAGO Maya
Coordinador
e.mail: Tel 639849575 u-romani@pangea.org

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Il presidente della Romania Basescu critica l'Italia per le politiche discriminatorie

President Basescu of Romania in Italy critical for discriminatory policies: "We do not endorse most of the Italian measures. Fingerprints? not on an ethnic basis and only to children with parental consent. Even Romania has to improve in the field of ' integration. " EveryOne Group: "Basescu should promote integration projects and programs to educate the people of Romania to antiracism. EU funds should be used more effectively and must Basescu e Tariceanu evitino affermazioni intolleranti".

Roma, 1 agosto 2008. Il presidente della Romania Traian Basescu, dopo una visita al campo Rom di via Candoni, a Roma, ha tenuto ieri a Palazzo Chigi una conferenza stampa con il premier Silvio Berlusconi. Riguardo alle misure che il Governo italiano adotta contro i Rom, Basescu ha affermato con chiarezza di non approvare “parte, o gran parte, delle misure prese dal Governo italiano” e di nutrire "preoccupazione che alcuni cittadini romeni in Italia possano essere discriminati”.
“Riguardo ai Rom il presidente romeno ha riconosciuto che anche in Romania le politiche di integrazione e i programmi di lotta al razzismo vanno resi più efficaci, ma alcune sue espressioni riguardo alla minoranza Rom devono essere chiarite, per evitare che siano strumentalizzate dalle organizzazioni razziste” commenta Nico Grancea, attivista Rom romeno del Gruppo EveryOne.
“In Romania abbiamo un problema interno,” queste sono le parole di Basescu cui si riferisce Grancea, “relativo alla minoranza Rom. Abbiamo proposto, in questa sede, al Governo italiano, di collaborare al fine di risolvere questo problema che noi non siamo stati capaci di risolvere a casa nostra”.
“Si ricorda” affermano i leader di EveryOne Roberto Malini, Matteo Pegoraro e Dario Picciau “che, nonostante alcune apprezzabili iniziative rivolte all'integrazione dell'etnia Rom in Romania, il presidente Basescu – come il suo predecessore Iliescu, negazionista del Samudaripen, l'Olocausto del popolo Rom – si è spesso distinto, durante la sua carriera politica, per affermazioni lesive dei diritti umani del popolo Rom. Lo stesso ha fatto in diverse occasioni il primo ministro Calin Popescu Tariceanu. E' vero che Basescu ha rinnegato il suo passato e si è impegnato a condurre politiche antidiscriminatorie, ma nessuno ha dimenticato, in Romania, l'insulto razzista che, qualche tempo fa, il Presidente rivolse a una giornalista Rom che gli aveva posto una domanda imbarazzante”.
“Chiedo a Basescu, a nome dei Rom romeni stanziati in Italia” continua Nico Grancea “di spiegare le affermazioni rese ieri durante joint press conference with Italian Prime Minister Berlusconi. Basescu said that a problem exists Roma in Romania, and it is true, but it must be clear that this is a problem of segregation and integration programs inefficient. The Rumanian government "continues" has received significant funding from the European Union, but the condition of the Roma remains of extreme poverty and exclusion. In Romania there is a situation of persecution as in Italy, but the prejudice against Roma is still alive and my brothers are still second-class citizens. "
"Basescu and Prime Minister Tariceanu" add Malini, Pegoraro and Picciau "have made a major effort to abandon old ways, dictated da ignoranza e pregiudizio, e guardare all'Europa dell'accoglienza, dell'intercultura e dei diritti umani. Ricordiamo loro, tuttavia, che i Rom, nel suo Paese, hanno subito sei secoli di schiavitù e persecuzioni, oltre alla tragedia dell'Olocausto, che ha sterminato centinaia di migliaia di bambini, donne e uomini Rom. Ecco perché non vorremmo sentire o leggere mai più, da parte loro, frasi rivolte ai Rom come queste: ‘Non vogliono integrarsi’. ‘Sono indisciplinati’. ‘Non è possibile scolarizzare i loro bambini’. ‘E' necessario cambiare la loro indole’. Chiediamo a Basescu di spiegare quali misure intende adottare nei prossimi tempi per integrare i Rom nel suo Paese e per accommodate returning refugees fleeing persecution at home in Italy ", they say the activists of EveryOne" and remember that the Rumanian Government has a duty to implement programs aimed at integrating Roma and anti-racism education programs aimed at people Romania . Too many and too much demagoguery EU funds have been wasted. We also ask the President of Romania "claim" to hear the testimonies of thousands of Romanians Roma - fled from Italy to Spain, France, Greece, Romania - With regard to the numerous, serious human rights violations that occurred in Italy, and to take a position clearly against racism and persecution that still affects migliaia di cittadini Rom romeni nel nostro Paese.”

Per ulteriori informazioni:
Gruppo EveryOne
Tel: (+ 39) 334-8429527 – (+ 39) 331-3585406
www.everyonegroup.com :: info@everyonegroup.com